Molto partecipato l’incontro organizzato dal Comune di Basiglio.
Il mio intervento verteva sulla “manipolazione affettiva ” in relazione alle truffe romantiche.
Negli ultimi tre anni sono stati 380 i casi trattati dalla Polizia postale, di cui 279 donne e 101 uomini.
Mediamente l’età delle vittime si aggira tra i 40 e i 60 anni, e a rimanerne coinvolte sono principalmente donne provenienti da ogni estrazione sociale: casalinghe, psicologhe, insegnanti, imprenditrici.
In genere il manipolatore affettivo (uomo o donna) può essere il partner, un familiare, un amico, un collega o un conoscente che nel relazionarsi con l’altro instaura una sorta di gioco perverso.
Facendo leva sulla debolezza e il bisogno d’affetto della vittima, la critica, la colpevolizza e aggredisce al fine di soddisfare le proprie richieste.
Ma il manipolatore utilizza anche la menzogna per confondere…
La vittima delle manipolazioni affettive ha una personalità fragile, bisognosa d’affetto e con una bassa autostima.
Il manipolatore difficilmente cambierà il proprio atteggiamento.
Pertanto, la soluzione non è il cambiamento dell’altro ma il nostro, una maggiore consapevolezza e l’acquisizione di un maggiore senso di autoefficacia personale.
Nei casi più gravi occorre l’aiuto dello psicoterapeuta per ritrovare e fortificare se stessi.
Ma la manipolazione si può interrompere!