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Sexual violence: the Privacy Guarantor and the "stop" to the dissemination of too many details in the media

“Nei giorni scorsi, il Garante della Privacy ha vietato ai media la pubblicazione di informazioni che, anche indirettamente, rendono identificabile la vittima di violenze sessuali. La pubblicazione di tali informazioni è infatti contraria, oltre che al codice deontologico dei giornalisti in materia di privacy, anche alla normativa sulla protezione dei dati personali e al Codice Penale, che accordano una particolare tutela alle vittime di questo tipo di reati.

In caso di inosservanza del divieto, il titolare del trattamento, in questo caso l’editore, può incorrere anche nelle nuove sanzioni amministrative introdotte dal Regolamento Europeo. Dunque tutele rafforzate anche sul piano legislativo per le vittime di violenze sessuali e maggiori responsabilità, giuridiche e deontologiche, per editori, giornalisti e operatori del mondo dell’informazione”.

Io mi fido del caro Amico Prof. Ruben Razzante, autore dell’articolo, e mi auguro che sia proprio cosi.

Evitiamo casi di vittimizzazioni secondarie.

 

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